Palazzo Silvani

Tuesday, January 31, 2006



















LA STAMPA DI ALLORA SCRIVE CHE I VERTICI ERANO ALL'OSCURO!
Beh,i vertici sono i vertici
Poi viene scritto che il tutto pare nato,dalle magagne di un gruppo di impegati infedeli!
Solo aver permesso alla stampa di scrivere questo,si capisce,in che mani eravamo
IL CORVO E GALDINO
Da subito o quasi intendo dal 30 marzo 1995 incominciarono a pervenire a macchia di leopardo delle lettere anonime.Queste lettere denunciavano una prassi consolidata all'interno dell'esattoria con precisazioni anche al riuguardo di minacce ai dipendenti del tipo o fate così o c'è il licenziamento.In queste lettere c'erano molti disappunti,erano particolareggiate e menzionavano anche l'esistenza di un registro cronologico ad uso interno presente in ogni ufficio dell'esattoria.
Inoltre prove inconfutabili dimostravano il coinvolgimento dei vertici.Questo imperversare di
lettere anche sotto forma di spetegulezzz, .fece disporre il controllo telefonico che non portò a nulla ,se non a una telefonata fatta da un nuovo esattore che preavvisava il contribuente di una sua visita.Ma non per chissà cosa,solo per un atto di umanità!Il gip ci adosso' anche la colpa di questa telefonata (vedi atti di rinvio a giudizio 1998).

Monday, January 30, 2006

L'ESATTORIA,COME GRANDE OPPORTUNITA'MA......!!!!


Per una banca aver avuto in esclusiva i servizio di esattoria e tesoreria è stata una grande opportunutà,e lo serebbe stato in modo molto maggiore se la gestione fosse stata diversa.Per un verso con questo servizio ci sono stati introiti significativi,dall'altro se i contribuenti nella massa fossero stati considerati anche ipotetici clienti forse adesso molti di questi lo sarebbero.Ci sono stati dei tentativi di fare un po di pubblicità in tal senso,ma secondo me si poteva fare molto di più.Va pure detto che bisognava fare una certa selezione.Per intenderci,non potevo proporre a un contribuente di diventare cliente se dovevo pignorare i mobili ecc.Ma tra i tanti c'erano quelli che si dimenticavano di pagare ed erano molti,altri che preferivano aspettare l'esattore e pagare un po di mora invece di perdere una mattina tra tempo e rischio multa per divieto.Questi potevano essere dei potenziali clienti.Invece durante le indagini è stato detto che la maggior parte di questi veniva spontaneamente a pagare.Io guadagnavo molto perchè avevamo un rimborso sull'effettivo riscosso.Non ho mai visto una banca fare delle regalie!

Sunday, January 29, 2006

INCHIESTA SECONDO TEMPO




Quella mattima,era il 30 marzo 1995 entrai in ufficio verso le 10,30,provenivo da Calderara dove avevo dovuto fare gli esperimenti di vendita mobiliare.All'ingresso dell'ufficio seduti c'erano il mio capo ufficio e un ufficiale in borghese della guardia di finanza.Lungo l'ufficio c'erano delle persone mai viste tra i visi attoniti di alcuni miei colleghi ancora stupiti.Feci pochi passi quando il mio capo ufficio indicò al graduato chi ero.Questi si presentò e mi chiese un documento di riconoscimento.Io gli diedi la carta d'identità che venne subito fotocopiata.Mi chiese il registro cronologico e io risposi che lo avevo a casa.Continuarono la perquisizione,ma una scrivania almeno non fù controllata perchè era chiusa a chiave.La mia fù trovata in ordine.Per il registro cronologico fui accompagnato poi a casa mia da un carabiniere per recuperarlo e consegnarlo.Tra i colleghi in ufficio c'era davvero sgomento,ogni tanto un neo assunto in prova esclamava KO!Un collega mi informò da dove era nato tutto il casino e che due colleghi avevano avuto al mattino presto una perquisione a casa e in quel momento erano sotto interrogatorio.Sono stato sempre convinto che tutto questo sia nato con la convinzione che si sarebbero trovati di fronte a un gruppo di esattori corrotti,ma questa volta anche se il prezzo da pagare è stato piuttosto salato si sono dovuti convincere che così non era.Era il periodo finale (si fà per dire) di tangentopoli.C'era ancora la caccia alle streghe.A Bologna si faceva esattamente come nel resto dello stivale.Ma si sà,non si può arrivare dappertutto e in tutto c'è sempre una giustificazione soprattutto da parte delle istituzioni.
Fino al 27 aprile ho potuto svolgere la mia attività convinto che si sarebbe arrivati a un chiarimento.Invece quel giorno mi sequestrarono il registro cronologico e fui inibito dalle mie funzioni.Per diversi giorni fui smarrito insieme a molti altri colleghi.Incominciarono ad arrivare ufficiali di riscossione da tutt'Italia,(prima non si trovavano).Mi tolsero letteralmente la sedia e la scrivania e fummo invitati senza tanti preamboli a lasciare il ns ufficio.ps:gli ex ufficiali sono invitati a lasciare il loro ex ufficio)se le parole fossero state dette da altri non ci penserei ancora,ma dette dal nostro funzionario a cui ho sempre obbedito e senza forse mi trovavo anche per lui nei guai allora per me è come se fosse oggi!.A me è cambiata la vita.A lui no!". Fui interdetto a andare in quel ufficio e ad avere contatti con i nuovi ufficiali,come se avessi la peste.A Coordinare i nuovi esattori furono nominati sette coordinatori senza un criterio logico,almeno il responsabile non seppe darmi una spiegazione seria.Dovevo essere trasferito a Sasso Marconi ma chiesi di rimanere in quel palazzo e fui collocato all'ufficio notifiche.Un funzionario ironicamente disse:basta che lavori.Non scrivo cosa avrei voluto rispondere perchè non ne vale proprio la pena.Per ben due volte sono stato raggiunto da due sanzioni amministrative per tenuta irregolare del registro cronologico.Anche in una di quelle occasioni c'era il funzionario che disse davanti all'Ispettore che non ne sapeva nulla.Invece era proprio la mente!Erano diciannove anni che usavo il registro cronologico,possibile che prima non mi fossi mai sbagliato.Nessuno mi ha mai richiamato o fatto notare,ma improvvisamente certi organi svegliati da un certo torpore hanno per forza dovuto far vedere che c'erano.Tutte le routinarie ispezioni degli uffici istituzionali hanno sempre sottoscritto che ere utto ok,allora,vuol dire che ero proprio con altri impazzito? Anzi lo era da diciannove anni.Infatti per pagare l'oblazione gli addetti non hanno faticato poco per repire il modulo giusto,anche perchè non era mai successo.Mi mandarono a Monghidoro ad accompagnare una collega nuova e per fargli vedere il territorio.Si parlava tra l'altro di come lavorava lei in un'altra concessione.Anche lei lavorava in maniera identica a noi come nel resto del paese.Già subito dopo i fatti l'azienda ci fece sapere che non ci avrebbero licenziato.GRAZIE! Se avessero potuto,l'avrebbero fatto.Sono convinto adesso più che mai che ci avessero arrestato sarebbero venute fuori troppo presto cose che non andavano rivelare per proteggere delle immagini,a mio parere!Mi viene in mente il film con Tognazzi che arriva davanti a una chiesa con i cellulari e arresta tutti.Doveva succedere la stessa cosa,così si sarebbero svegliati in molti e non si sarebbero fermati a pochi poveracci come ci ha definito un avvocato nell'udienza di rinvio a giudizio (vedi atti 1997).Intanto i colleghi più anziani sono andati in pensione,quelli giovani in prova,assunti e altri premiati in modo diverso che spiegherò alGiudice se mai verrò interrogato. Quando vengo chiamato in Direzione,per le solitè sviolinate ci comunicano che non hanno intenzione di pagarci le spese di tutela legale come sarebbe dovuto essere per non aver mai contravvenuto alle disposizioni dei superiori.Anche qui,li abbiamo lasciati fare per ingenuità (ci sarebbe una parola più bolognese ) ma la lasciamo all'immaginazione. Almeno per molti giorni abbiamo avuto in ufficio "un'assistente sociale"
Dall'ufficio notifiche inizio un lavoro di routine per diversi mesi .

Mi ricordo una frase storica detta da un "collega"
L'ufficio mi ha messo nella m...a l'ufficio mi tira fuori!E cosi' e' stato(per lui)

Thursday, January 26, 2006

APERTURA DELL'INCHIESTA



Alla fine del 1994 ci rendemmo conto che dovevamo informare la Direzione che ci sarebbe voluto un aumento di organico, anche se l'idea non fu completamente condivisa. Gli atti ci venivano consegnati con molto ritardo e scusando la retorica dovevamo sopperire a ogni emergenza,fatta quanche eccezione.Dissi a un funzionario quanto era appena accaduto a Napoli e mi rispose: Bologna non è Napoli. (A quanto pare a Bologna è peggio) perchè a Napoli in due anni hanno risolto il problema e gli esattori sono tornati a fare il loro lavoro, a Firenze l'inchiesta è stata archiviata e la banca ha preso le difese dei propri dipendenti "proprio come da noi!" C'era avvisaglia di qualcosa che stava per succedere. Ma io non potevo capire, anche perchè non trovavo nulla di irregolare,nel mio operato.Seppi poi dopo che qualcuno in veste ufficiale aveva chiesto invano chiarimenti su alcuni atti che sarebbero stati non riscossi quando gli intestatari erano solvibili (vedi atti inizio inchiesta). Dal canto loro, gli incaricati che avrebbero dovuto usare la massima cautela e prendere provvedimenti del caso,hanno mandato questi a pensare al loro lavoro per intenderci. Naturalmente da qui'a una denuncia il passo fu breve. Ricordo che il capo ufficio un pomeriggio si avvicinò a un collega bisbigliando che la Magistratura si stava occupando di noi.Allora non riesco ancora a capire perchè questo responsabile avendo avuto il tempo per farlo non ci ha fatto riordinare un pò le cose,visto che dopo pareva avessimo combinato chissà quale guaio!Fin dalla mia assunzione lavoravo così,vale a dire dal 1975.
CON L'ANDAR DEL TEMPO GLI ATTI DA RISCUOTERE ERANO SEMPRE PIU'


Avevo un contratto di banca e un rimborso per le quote riscosse.Tuttavia era talmente una normalità lavorare così che per molto tempo dopo l'inchiesta sono stato convinto e aiutato in questo anche dai superiori a pensare che sarei ritornato a fare il mio lavoro.In realtà ognuno pensava a sè,soprattutto l'azienda ! Anche i responsabili diventarono piuttosto sgradevoli.Furono da subito creati "figli e figliastri" fino ad arrivare al rinvio a giudizio del 1997.In quella occasione,fummo rinviati a giudizio e l'udienza fissata ben oltre 36 mesi .Mi parve,molto tempo.E proprio in quella occasione un avvocato ci disse che eravamo dei poveracci e l'avvocato della banca inizio'dicendo:ma vi rendete conto di chi stiamo parlando?
Questo è tutto documentato,sempre che non sia stato perso.Mi sono sentito un delinquente quando invece non ho mai fatto altro che cercare di riscuotere .

Tuesday, January 24, 2006

IL SALONE DELL'ESATTORIA

Il salone era molto capiente, tuttavia durante le scadenze si riempiva di persone,soprattutto per la tassa dei rifiuti,queste persone erano anziane.Oltre al servizio svolta dai commessi, c'era l'occhio vigile di un membro della dirigenza.Anche perchè potevano capitare dei malori .
Era costume dei bolognesi,riversarsi in Piazza Cavour,per pagare delle bollette in scadenza senza leggere a tergo che non c'era poi tutta quella fretta. MON COMANDANT!

Sunday, January 22, 2006

LE ZONE PIU'AMBITE CAPITAVANO SEMPRE AGLI STESSI



Ti tanto in tanto l'ufficio provvedeva a cambiare le zone ai messi e agli ufficiali in maniera tale che ognuno avesse più o meno lo stesso numero di atti. Anche perchè non si voleva che lo tra lo stesso ufficiale e contribuente potessero nascere rapporti diversi.a le zone l'una dall'altra erano diverse .Quelle del centro storico erano piene di atti che riguardavano società dove avevano non la sede ma un semplice recapito ,atti di falliti, ecc. Poi c'erano le zone ambite,quelle residenziali per intenderci erano quelle con poche "seccature".Questo vale anche per i comuni,c'erano quelli più comodi,quelli meno,quelli meglio pagati a livello di indennità chilometrica,quelli meno ecc.
ALLEGRI,BUGIARDI,INFEDELI,LADRI...........


Pensate sia gratificante essere definiti sui giornali con questi appellativi e non porter ribattere? Almeno non poterlo fare per molti anni, anzi fino al luglio 2003 quando sopraffatto dalla disperazione ho invitato il giornalista che aveva di nuovo scritto su di noi a verificare di persona se ero proprio così allegro (Repubblica Bologna 20 luglio 2003). Ovviamente così allegro non ero, e non sono mai stato. Avrei dovuto muovermi prima, ma ho sempre sperato si arrivasse a un chiarimento. Invece mi sono trovato solo e ho assistito all'indifferenza più vergognosa da parte di coloro che avevano delle responsabilità e cercaravano solo di guadagnare terreno per dileguarsi. Un articolo era titolato così: "I tributi? Meglio intascarli" (leggo 21 luglio 2003). Se leggete,pare che tutto questo sia stato fatto da dei funzionari.Oltre a essere molto offensivo,questo articolo è molto inesatto!!

Thursday, January 19, 2006

UNA BATTAGLIA PERSA IN PARTENZA

Perchè forse come dice qualcuno,era già tutto predestinato,o le cose quando c'è di mezzo l'arroganza del potere vanno in questo modo.

Perchè a pagarla sono sempre i piccoli
Perchè per cambiare le cose si parte sempre dalla base
Perchè come mamalucco mi sono lasciato convincere che le cose si sarebbero risolte in fretta.
Perchè mi sono fidato di chi mi rappresentava
La lunghezza della giustizia premia sempre i poteri forti e chi ha qualcosa da nascondere.
Perchè sono stato trattato sulla stampa come un delinquente,quando questo,non sono.
Perchè nessuno mi ha diveso come sarebbe dovuto essere.
Perchè sono stati lesi i diritti di un lavoratore e la sua dignità.
E oggi che ci avviciniamo al dibattimento spero almeno di poter finalmente fare dei nomi,e
poterli chiamare con il loro nome VERO!

Wednesday, January 18, 2006

MANCANZA DI RISPETTO

La sera dopo il normale orario di lavoro,capitava spesso che alcuni esattori fossero ancora nei locali anche perchè alcuni preferivano organizzarsi il lavoro del giorno dopo.
Il funzionario non so per quale motivo mi disse qualcosa che mi fece forse irritare.Gli risposi in modo poco garbato (non parli a vanvera ) .Dopo poco mi ivitò telefonicamente ad andare nel suo ufficio.Questi mi fece osservare che lui era il funzionario e che non mi richiamava tramite Direzione perchè io ero una persona nel complesso educata e rispettosa malgrado il presente episodio.Presi atto e commentai con mia moglie l'accaduto.Mia moglie mi consigliò l'indomani di farlo perchè oltre a un responabile,questi era più anziano di me e maggior degno di rispetto.Chiesi scusa al mio funzionario che le accettò capendo che non rientrava nel mio stile.Adesso non c'è più ma lo ricordo per avermi insegnato molte cose positive,lo ricordo molto di più di tanti altri funzionari che lo sono diventati per tanti e più svariati motivi,tranne il merito.
IL MUTUO NEGATO


quando nel 1985 diventai papà, comprammo con l'aiuto di un mutuo dipendenti un appartamento che diventò piccolo con la nascita del secondogentito nel 1989. Il mutuo veniva concesso una sola volta tranne uno dei casi appunto che fosse diventato inadeguato per la modifica del nucleo famigliare.Il locale dove era destinato il secondo figlio era praticamente un piccolo studio non certo paragonabile a una camera singola. Qualcuno aveva deciso che non lo dovevo avere e basta così. Ho fatto venire a ispezionare gli ambienti l'USL eil fatto aveva "impietosito" il mio dirigente dall'interessarsi personalmente.Alla fine sono riuscito ad ottenerlo,solo perchè sapevo di essere nel giusto e ho "battagliato" perchè in quel palazzo rimangiarsi un no! è dura.Avrei avuto a questo punto la banca presente in tutto,non solo dove faceva comodo.Le cose sarebbero andate molto meglio per tutti,oltre che per me ovviamente.Ricordo in particolare di aver ricevuto una telefonata dall'ufficio mutui,e mi chiesero gli altri dove li avevo.Io risposi che avevo chiesto un aiuto al cognato (di Porretta) e a mia suocera.Dopo poco più di un anno improvvisamente ho portato a casa due milioni di lire al mese in meno!.Le conclusioni sono immaginabili e il minimo quello di essere molto incazzato.
In quell'ambiente oltre ad altri casi ricordo che ha avuto del sedere chi ha mangiato alla mensa dei poveri pur non avendo bisogno e chi giocando a monopoli è andato in galera senza passare dal via.

Tuesday, January 17, 2006

IL BUON ESEMPIO DEI COLLEGHI IMPIEGATI


Io probabilmente sono un perfetto ritardato mentale!
Perchè ancora oggi a distanza di oltre undici anni non riesco ancora a capire :
perchè ho quattro avvisi di garanzia ,due rinvii a giudizio ecc...ecc.
I comuni, la camera di commercio, l'erario reclamano denaro.
Perchè l'inchiesta, se inchiesta è stata si è fermata a me e a pochi altri?
Qualcuno ha ottenuto qualcosa?

Non capisco perchè io sono stato sospeso dalle mie mansioni e qualcuno no, perchè i miei capi hanno continuato a fare i capi, chi mi ha messo nei guai o mi ha aiutato ha fatto, anche se modesta, carriera. Perchè sono passati oltre 36 mesi dal primo rinvio a giudizio. Perchè solo a Bologna c'e' stata una situazione così mentre nel resto d'Italia inchieste analoghe si sono risolte più rapidamente. Perchè a me è cambiata la vita in peggio venendomi improvvisamente a mancare emolumenti della busta paga su cui era più che legittimo contare. Sono tanti perchè che ancora non hanno risposta in un paese dove si parla e solo di giusto processo, dove logicamente dopo oltre dieci anni di attese di giusto c'è ben poco.Allora come si dice a Bologna sarebbe molto meglio parlare meno fare dei fatti. Avrebbero dovuto licenziarci, o arrestarci, allora il problema si sarebbe felicemente risolto nel giro di pochi mesi! Risolto per me, perché per tanti altri il problema non c'è mai stato !
LE AZIONI DI DISTURBO................


Non mi facevo intimorire facilmente,poteva capitare di trovarsi di fronte a persone poco raccomandabili.Ricordo quella volta che in una notifica la persona che avevo di fronte mi disse:io non le dico chi sono,se vuole entrare faccia pure,io sono già agli arresti domiciliari,per omicidio,veda lei,io non ho niente da perdere.La mia era soltanto una notifica,chissa se avessi dovuto riscuotere!
Un giorno in un comune della provincia di bologna dovevo riscuotere una contravvenzione cds
Questo tipo che mi apre la porta di casa,bullo,arrogante,maleducato e non mi fà entrare.Arriva sua madre e mi dice che verrà lei a pagare la sanzione.Io capisco che non sarà così.Incontro una pattuglia di carabinieri che al momento non mi può riaccompagnare a quel indirizzo.Ma rimaniamo d'accordo per il giorno dopo.Infatti dopo le ore 9 mi presento con un brigadiere giovane e deciso,la madre ha un battibecco con me ma poi,viene convinta a provvedere nell'immediatezza al pagamento della multa.Diversamente non sarebbe mai venuto nessuno a pagare e avrei dovuto provvedere con l'esecuzione forzata
UN GRUPPO DI IMPIEGATI SEMPRE
O QUASI DISPONIBILI RICONOSCIUTO ANCHE DAGLI INQUIRENTI
ALTRO CHE INFEDELI!


Da quando sono stato assunto, prima da messo poi da ufficiale, volentieri o di malavoglia dovevo fare anche altri servizi. Da messo si doveva coprire il servizio a turno di sportello distribuzione atti esattoriali, da ufficiale si doveva prestare servizio di cassa. Il servizio di cassa di esattoria era facile ma pericoloso. La folla di contribuenti che un cassiere si trovava di fronte poteva mettere in agitazione e la distrazione a volte era pagata a caro prezzo (differenze di cassa). Quindi diciamo che si fronteggiavano le frequenti emergenze ( esigenze momentanee) con il personale appena citato distraendolo dalle proprie specifiche mansioni con evidenti ritardi nelle notifiche e recupero atti esecutivi.

UN PROCLAMA DELL'UFFICO NOTIFICHE DEL 1983

Monday, January 16, 2006

IL CONFLITTO: BANCA/ESATTORIA

Il bancario classico,già allora era colui che lavorando in banca ossequiava il cliente,lo riempiva di attenzioni proprio per lasciare un messaggio positivo in lui.
L'esattore era l'esatto opposto. Io andavo di casa in casa per portare gli atti da pagare o soprattutto come esattore più che messo,quando andavo per riscuotere ,procedevo con educazione ma non dicevo al contribuente che se non pagava...pazienza,sarà per un'altra volta.Procedevo nei termini di legge per recuperare i tributi o le imposte.Ero andato da lui per quello.Tuttavia ero sempre un dipendente di banca .
Inoltre per la banca,l'esattoria era rifugio peccatorum.Ovvero,il luogo preferito per mettere in "parcheggio" quei dipendenti che magari in filiale non rendevano o non erano adatti.


Frase di allora:cayenna,rifugio peccatorum

IL PALAZZO DELL'ESATTORIA


Era molto elegante il palazzo dell'esattoria, posto su due piani più il terzo ospitava la filiale bancaria,la casa comunale per la distribuzione degli atti di coloro che durante la visita del messo erano assenti. Sul davanti (pzza Cavour) c'era la scala mobile per raggiungere in comodità la filiale di banca. Al piano terra un ampio salone era a disposizione dei contribuenti e pur essendo capiente ricordo senza difficoltà le lunghe code "chilometriche" di coloro che venivano a pagare le tasse e i versamenti diretti. Al piano secondo c'erano gli uffici del contenzioso,le notifiche e gli ufficiali.L'ufficio deleghe passive e gli uffici dei vari responsabili.Era,che se ne dica,una parte della banca tra le più importanti.Mi scuso per la "retorica" ma ci facevano sentire dei protagonisti.Il palazzo nel centro storico di Bologna,Palazzo Silvani situato tra Piazza Cavour e Piazza San Domenico.(vedi foto ingresso dell'epoca in allegato)

Il 4 giugno 1979 l'organico di questa struttura era:
Un capo servizio,
segreteria contabilità ricevitoria principale addetti nr 16
commessi addetti nr 10
tesoreria addetti nr 21
cassa addetti nr 12
servizi vari addetti nr 12
contenzioso tributi addetti nr 22
riscossione addetti nr 38
messi notificatori addetti nr 13
ufficiali esattoriali addetti nr 13
compresi i responsabili dei vari uffici

Sunday, January 15, 2006

I MIEI RESPONSABILI

In tutta l'esattoria i responsabili erano da sempre dipendenti della banca, nominati con il consenso del consiglio di amministrazione. Sotto inchiesta erano quindi dipendenti della banca, e la banca ha girato le spalle a tutti loro, sostenedo da subito che esattoria e banca sono due cose separate. Infatti proprio quella mattina,venne appositamente un legale della banca a sottolineare che quel luogo non era la Cassa di Risparmio in Bologna ma l'esattoria, evidentemente mi ero confuso. Gli stessi inquirenti si fecero scappare questa frase: SIETE GIA' RIMASTI SOLI!



Un gruppo di lavoratori utili a far avanzare di carriera tanti che non hanno capito niente del lavoro!
UNO STRANO PERSONAGGIO

Quel giorno andai a casa di un contribuente che conviveva con altri.Aveva un piccolo debito da saldare ora non ricordo la natura.La persona che era in casa mi disse che non poteva pagarmi e che sarei dovuto passare dalla ditta.Andai a questo indirizzo e una inpiegata mi pagò la tassa.Qualche ora dopo dovetti ritornare nei pressi di questa ditta e intercettato dal convivente della persona morosa questi mi sequestro' le chiavi dell'auto.Ebbi un attimo di smarrimento e al telefono quel gran bravo capo ufficio che è uscito completamente indenne da tutta la storia mi consiglio' di restituire il denaro precedentemente riscosso.Invece avrebbe fatto bene a suggerirmi di chiamare i carabinieri.(che strani capi che ho avuto!) Qualche giorno dopo con i carabinieri mi sono presentato a casa dell'energumeno e ho portato a termine il mio compito.La persona che mi ha poi saldato il debito è stato il padre di colui che mi prese le chiavi dell'auto e al suo ritorno l'ha malmenato.
UN GIORNO IN UN COMUNE DELLA PROVINCIA



Andavo quasi abitualmente da una persona che aveva qualche pendenza,di poco conto e un giorno non trovandolo lasciai nella buca delle lettere un avviso dei nostri dove lo informavo del mio passaggio. Su questo avviso c'erano gli estremi per un eventuale contatto con me ,gli orari ecc.Dimenticai in buona fede di depennare la dicitura che in mancanza di riscontro avrei proceduto con l'assistenza della forza pubblica ecc. Questi senza sentir ragioni informò un suo collega e fù pubblicato un 'articolo titolato: per il rusco sfonderemo la porta.Iniziava così: nell'era del bon ton e del conte Nuvoletti,quando gli uomini sono uomini e le maniere sono forti davvero.Rimasi male perchè ho sempre cercato di comportarmi correttamente e per una disattenzione addirittura un articolo.Se potessi tornare indietro,visto poi quello che è successo dopo sicuramente non solo non lo depennerei quella dicitura ma la metterei in pratica sul serio!
IL MIO NUOVO LAVORO CON IL NR 18


anche in questa occasione andai fuori per un piccolo periodo di prova con un collega più anziano.
Questi poi relazionava al capo ufficio sul mio comportamento a contatto con il contribuente e dei risultati ottenuti. Tutto andò bene e iniziai in piena autonomia. Mi assegnarono come da messo,due zone di bologna e un comune della provincia.Eravamo nei primi mesi del 1988 e in quello successivo nacque il mio secondogenito.Ero felice! Di lì a breve la riforma del sistema fece nascere le Concessioni e gli ufficiali esattoriali divennero ufficiali della riscossione.In sostanza non cambiò nulla per noi.Il malcontento nacque quando furono assunti le nuove leve che avevano un contratto in peius rispetto a quelli più anziani.I primi degli anni 1990 furono assunte anche delle colleghe ufficiali con contratto per tutti i neoa assunti legati al fondo esattoriale.Mentre noi-io rimasi e sono fin dall'assunzione con contratto bancario ruolo unico.Ci sono tanti episodi anche simpatici che voglio raccontare della mia seppur breve vita da esattore perchè tutte meritano qualche riflessione
PENSAVO DI FARE BENE A CHIEDERE DA MESSO,DI PASSARE ESATTORE


Con l'andar del tempo avvenne che le notifiche diminuirono e si rese necessario la nomina di ufficiali esattoriali. Inventarono tanti modi per alimentare le notifiche a mezzo posta o con posta ordinaria e successivo avviso di mora notificato e abbuono mora in caso di mancata ricezione della cartella.Il ruolo del messo era sempre più precario,pertato pensai di fare una domanda di poter accedere nel ruolo di ufficiale avendone l'abilitazione.Adeguandomi a un sistema di lavoro già esistente non mi pareva di violare nessun codice!Tutto il mondo lavorativo che mi circondava ,mi pareva in perfetto equilibrio gli stessi responsabili e gli impiegati.Credevo di avere raggiunto la maturità professionale ,il palazzo di giustizia era logisticamente vicino,ma non avrei mai pensato così!
I COMPLIMENTI DEL CAPO

Un giorno nel comune di Crevalcore si rese necessario provvedere a una straodinaria emissione di cartelle esattoriali.Questo comune faceva parte di quelli gestiti dall'esattoria ma non curati da noi perchè era nella seconda o terza cinghia del capoluogo e i costi sarebbero stati davvero sconvenienti se il messo fosse dovuto tutti i giorni partire da Bologna.Il funzionario mi chiese se volevo andare io a compiere questa missione perchè l'incaricato di questo si era ammalato.Fui contento e cercai di distinguermi.Impiegai dieci giorni non con poche difficoltà ma portai a termine con successo il mio compito.Una delle difficoltà principali era che i numeri civici delle case sparse ed erano davvero tante erano numerate con la distanza dall'inizio della strada.Cioè in via Palata Pepoli per fare un esempio la casa 6000 distava dall'inzio della strada sei chilometri.
Alla fine il funzionario si complimentò per il buon lavoro svolto e la celerità malgrado il territorio forre per me completamente sconoscito.Erano talmente pochi gli apprezzamenti in positivo che quelli fatti si ricordano volentieri.
UNA STRANA COMPETIZIONE

Dopo i primi tempi dall'assunzione,il capo ufficio era in ferie ed io al suo ritorno fui affiancato a un collega più anziato e andai con lui per la città ad imparare il " mestiere".
Poteva sembrare facile notificare un atto, ma non era così.C'erano svariati casi,mai uno uguale al precedente se non durante la notifica intensiva.Quando gli atti erano pochi e si trattava soprattutto di avvisi di mora bisogna prestare maggior attenzione.A volte era una società ecc pertanto bisognava bene sapere chi poteva ricevere la notifica e tante circostanze che avrebbero poi essere d'aiuto al collega ufficiale per la visita successiva ed eventuale esecuzione.
Il mio primo giorno di notifica da solo la svolsi in via Parisio .Partito al mattino,smisi alle 15,30 senza pranzare e feci 47 notifiche.Credevo di essere stato bravo ma il capoufficio mi fece osservare che avevo fatto poco e che dovevo fare molto di più non tenne presente che era la primissima volta del mio nuovo lavoro.Tra i colleghi alcune stranezze le conservo ancora nella mente.Per esempio quella che uno di noi non digeriva se altri compivano notifiche più di lui.


I MESSI
NOTIFICATORI
Era un gruppo di dipendenti piuttosto originale .
Eravamo in 13 e anche se non era subito chiaro c'era molto individualismo.Molto di questo nasceva da una piccola parte dello stipendio sotto forma di cottimo che aumentava in base al numero di notifiche o atti depositati per manca dell'intestato o delle persone autorizzate al ritiro.Adesso dopo tanti anni mi rendo conto che spesso alcuni episodi,non gravi ma da deplorare venivano dai superiori minimizzate o sorvolate,perchè in fondo eravamo sempre disposti alla massima collaborazione.Poteva capitare che qualche collega faceva la verticale in ufficio, atteggiamenti non proprio in sintonia con l'etica dell'ufficio,altri casi ancora che non mi pare opportuno raccontare.Tuttavia il rapporto responsabile-dipendente era di rispetto.Il funzionario di allora mi disse un giorno che se fosse successo qualcosa, immediatamente sarei/remmo rimasti soli.Allora non capivo il nesso,dopo purtroppo l'ho capito eccome!
Qualche volta facevamo delle cene e ci divertivamo un sacco.Spesso finiva in maniera goliardica,anche un po pesante ma sempre accettabile.


Frase storica di allora:vi saluto belle facce,anzi,brutti ceffi!
BUONI CONSIGLI MA.......................

Poco tempo dopo la mia assunzione, il funzionario di allora mi consigliò di prepararmi perchè da li a poco ci sarebbe stato l'esame di abilitazione a ufficiale esattoriale .Mi disse che nel tempo le notifiche sarebbere potute diminiure d'intensità non per calo delle stesse, ma perchè avrebbero usato di più la posta ordinaria e quindi probabilmente il numero di ufficiali sarebbe dovuto crescere e mi sarebbe convenuto essere pronto. La commissione era composta tra gli altri da un membro dell'esattoria (funzionario di banca ) e intendenza di finanza.
L'esame di abilitazione andò bene come pure la ripresa agli studi per conseguire il diploma di scuola superiore.Continuai comunque a fare il messo notificatore ,(pare mi abbiano mosso una colpa anche in questo).La cosa che mi piaceva meno è che già allora era costume far svolgere ai messi qualsiasi mansione di necessità ed era diventata una consuetudine(per esempio il capo della riscossione di allora: ne voglio due,io ne voglio 4 ecc.)
Nel 1986 nacque la mia primogenita,ero felice perchè svolgevo un lavoro che mi piaceva,che era leggermente retribuito meglio dell'impegato,ma soprattutto non era routinario.


UN GIORNO TIPO DA MESSO NOTIFICATORE



Il mio lavoro iniziava al mattino e uscivo di solita da casa con gli atti da notificare in ordine presunto di giro.Avevamo la possibilità di riordinare il lavoro da fare fuori portandocelo anche a casa.
Anche quando c'erano delle emissioni massiccie come quella della tassa sui rifiuti,spesso mi trovavo a organizzarmi il lavoro rubando tempo alla famiglia che mi stavo costruendo.A volte lavoravo pure il sabato e la domenica senza aggiunta di retribuzione alcuna ma compensava il fatto che il lavoro di per sè era vario in quanto tutti i giorni erano diversi gli uni agli altri.Al pomeriggio quando rientravo a casa,riordinavo il lavoro svolto,timbravo tutte le notifiche e spillavo gli atti delle persone assenti alla matrice dell'avviso che avevo lasciato al contribuente.Riordinavo questi ultimi in ordine alfabetico,ricontrollavo gli atti di irreperibili o trasferiti e infine raggruppavo ordinatamente il lavoro fatto da consegnare all'ufficio il giorno dopo.
Quando il lavoro si svolgeva fuori comune,a volte soprattutto quando dovevo cercare case isolate e con il maltempo chiedevo informazioni ai postini o ai vigili urbani che certamente conoscevano il territorio meglio di me.Raramente desistevo,anche se qualche volta è successo di non riuscire proprio a raggiungere una località, in questo caso chiedevo all'ufficio di provvedere con una raccomandata.E' fondamentale ricordare,che gli irreperili,deceduti,emigrati in altri comuni venivano accuratamenteregistrati su un apposito registro cronologico e questo non poteva essere opportunamente fatto lo stesso giorno di accertamento perchè l'atto subiva altri accertamenti soprattutto anagrafico e se società anche visure camerali proprio per poter continuare la procedura.Quindi,se una persona risultava emigrata,l'atto in questione "moriva" e veniva messo a cronologico ma ne nasceva uno nuovo per la località dove questi risiedeva in quel momento.Va ricordato questo passaggio perchè da qui nasce l'inchiesta penale .E aggiungo,quante scale si facevano,(che mel aglioss)

















QUANDO FUI ASSUNTO;



quando sono stato assunto il 22 settembre 1975, avevo 22 anni e il mio padre (ricordo) era felice di essere riuscito a vedere il suo ultimo figlio (io ero il quartogenito) con un lavoro per i tempi di allora definitivo. Ero stato assunto in banca!Quando mi presentai in via Farini 22 fui accompagnato da un vero fiammingo in piazza Cavour sede dell'Esattoria.La sede sfarzosa dell'esattoria e ricevitoria di Bologna aveva inaugurato questa sede l'anno prima. Avevo un bel vestito grigio completato da gilet e cravatta.Non avevo conseguito il titolo di studio, interrotti per aiutare l'attività dei genitori che poi successivamente per motivi di salute degli stessi abbiamo dovuto cedere.In attesa di trovare un'occupazione definitiva,trovai da fare lavori manuali per non gravare i miei genitori.In realta' ero molto allo scuro del mondo lavorativo che mi circondava pertanto non seppi considerare la netta differenza di un dipendente di banca da quello dell'esattoria anche se per me era la stessa cosa e questo concetto rimase per molti,molti anni.Già da subito cioè da quando fui presentato ai nuovi colleghi mi resi subito conto che era un nucleo un pò particolare.Ero stato assegnato ai messi notificatori,un gruppo di persone che andava di casa in casa a consegnare le cartelle esattoriali e i successivi eventuali avvisi di mora.
In particolare di quei tempi ricordo il rispetto che c'era nei confronti dei superiori,delle persone comunque più avanti con l'eta e soprattutto già da allora la convinzione dissipata poi di sentirti parte dell'organizzazione stessa.
L'organizzazione del lavoro:
La città di Bologna era divisa per zone e come pure certi comuni grandi come Casalecchio di Reno e San lazzaro di Savena.Il lavoro interno consisteva nel sistemare nello " colombaie" le cartelle e comunque in genere gli atti da notificare,aggiungere i dati mancanti laddove era possibile,fare le variazioni e zonare le cartelle di fuori provincia.
A discrezione dell'ufficio periodicamente si usciva a notificare gli atti e di solito ogni due giorni si riportava il lavoro fatto perchè le persone non trovate e invitate a ritirare l'atto avrebbero dovuto trovarlo a disposizione non prima di trascorsi gg 5.
Esisteva anche una zona (chiamata con il nr 3) dove giacevano le cosidette cartelle di personalità che venivano notificate da un responsabile.
Già da allora quando fui assunto mi stimavo di lavorare per una banca così importante e cercavo di portare a conclusione posita il compito assegnatomi.
I colleghi,si sà come vanno queste cose (avrei fatto così anch'io) mi diedero gli scarti delle loro zone, mi toccò dei comuni della provincia quello più scomodo, ma fui contento .Quello che mi ricordo di quei tempi era il gruppo di lavoro in cui mi trovano e in cui sono cresciuto,piuttosto originale nel suo insieme,in senso positivo.