Palazzo Silvani

Tuesday, April 04, 2006

PRIMA LA STAMPA,POI LA RADIO..................



Un giorno mia cognata mi chiese cosa avessi combinato,e io non capivo,anche il maresciallo dei carabinieri mi disse che per radio si era parlato di me.Io ignaro,continuavo a non capire.
Poi con il tempo capii cosa era successo.
Dovevo riscuotere delle sanzioni al C.D.S. e il soggetto gestiva una radio e credo che finalmente potrà brindare visto la fine che ho fatto!
Il soggetto dimorava presso parenti e io malgrado diversi inviti informai i conviventi tramite raccomandata che mi vedevo costretto ad agire secondo la legge a procedura forzata.Il soggetto venne a pagare il suo debito a mezzo di un mio collega.Non mi voleva vedere.Dopo ogni tanto durante i suoi intemezzi radiofonici mi mandava messaggi "beneaguranti" del tipo:
esattore ............. (pausetta musicale) idem idem, poi qualche speranza che avessi bisogno della farmacia.Aveva ragione lui!!!!!!
INCHIESTA TERZO E ULTIMO TEMPO

Dal 1996 sono come ho detto all'ufficio notifiche e mi viene chiesto molto tempo dopo se sono interessato a svolgere l'attività di coordinatore dei nuovi ufficiali.Accetto con entusiasmo e con altri cerco di svolgere questo ruolo.Stando sul generico posso dire che ho per diverso tempo fatto quello che mi veniva chiesto e i miei diciamo così subalterni erano contenti del clima sereno che era instaurato.Ma si doveva fare un rimpasto e dare le colpe a qualcuno.Quindi con altri fui tolto da quel ruolo e tornai al lavoro di sempre.Dopo qualche tempo fui incaricato di affiancare un funzionario al recupero dell'arretrato.Anche in questo caso mi coinvolsi e portai dei validi risultati documentabili.Non sapevo che ero così odiato da qualcuno.Mi fecero togliere il disturbo,tornai a fare il lavoro di sempre e dopo qualche tempo entrai nel ramo credito perchè opportunamente l'esattoria era sta ceduta,(dava poco latte) e quindi i dipendenti con contratto di banca dovevono lasciare.Nel frattempo mi era stato restituito il patentino da esattore ma oramai era inservibile.La durezza della giustizia con me è stata piuttosto pesante,perchè questo provvedimento è discrezionale e neppure laddove è stata riscontrata la concussione si è avuta tanta rigidità.Da tre anni sono in banca in perenne attesa di giudizio e ho qualche difficoltà a credere nelle istituzioni,perchè secondo me il corso della giustizia doveva essere più celere e non dovevano per capire bene le cose fermarsi agli esattori che avevano solo il tornaconto di riscuotere.
I MALANDRINI SONO BEN ALTRI!



Dopo poco tempo,dall'inzio dell'inchiesta,fu' ripresa la procedura interrotta e ristampati i moduli di pignoramento.Fù così che risultò che un contribuente non aveva pagato un debito di circa un milione di vecchie lire ma in mano sua aveva una quitanza liberatoria firmata da me.Premetto che fino ad allora nessuno si era mai permesso di dubitare della nostra onesta'.
Venne da me un collega pure lui sospeso dal procuratore mi chiese se mi ricordavo di quella operazione d'incasso.Io dissi che non mi ricordavo e che mi pareva strano che non avessi versato il denaro.Finalmente vidi la "mia"ricevuta e capii che la firma era stata contraffatta.Ne parlai con il mio responsabile che con il solito garbo mancato mi disse che o c'era un manino o mi ero intascato io il denaro.Adesso,con il senno di poi,lo prenderei per il cravattino.Altri due responsabili li vidi confabulare sicuramente al riguardo.Si scoprì che un commercialista aveva falsificato una mia ricevuta originale di circa 300 mila lire e le altre se le era intascate.Non mi risulta siano state intraprese azioni di nessun tipo.