Palazzo Silvani

Sunday, February 06, 2011

Storie di Bologna          

In un orto della famiglia Bucchi c’era un fico che ha dato il nome alla strada.



In questa breve via, all’angolo con via Marsala, si svolge nel 1572 un fattaccio che, per i personaggi implicati, assume i colori dello scandalo.


Una notte, Giuseppe Grassi, nobile bolognese che abita in quello che è oggi il circolo ufficiali, ...si vede sbarrata la strada da due ceffi che, a bocche cucite, con un paio di coltellate lo mandano al creatore. Accorre il bargello con gli armigeri. I due sicari, Roberto Torregiani ed Ercole Colliva, vengono arrestati. La madre del Torregiani, interrogata, riferisce che il figlio, la sera del delitto, si è recato come al solito in casa del contadino Cesare Lambertini, in via degli Orefici. A provocare l’agguato pare sia stata una infelice frase del Grassi che, rivolgendosi al Lambertini, gli avrebbe detto: < Sei proprio un figlio di vacca >. A sua volta il Torregiani ammette di aver ricevuto dal “contadino” 14 scudi d’oro “ perché se ne andasse con Dio”.


Lambertini, che è scappato da Bologna, si munisce di un salvacondotto e si consegna alla giustizia, dando tutta un’altra versione dei fatti: < Torregiani e Colliva sono venuti a cena a casa mia. Poi abbiamo deciso di andare a fare una visitina dalla “ Villana”, una cara amica che abita in Borgo san Martino. Cammin facendo, Il Torregiani si è fermato per un impellente bisogno, s’è scontrato con uno “ sconosciuto” ( il Grassi), l’esito è stato drammatico >. Il tribunale ha elementi sufficienti per una esemplare condanna a morte, ma il Colliva, provvisto di mezzi, si allontana da Bologna; il Lambertini salva la testa con il pagamento di 3 mila scudi nelle mani del legato di Forza e fa promessa di far la pace con la famiglia Grassi.


Vuoi vedere che a fare le spese sarà il Torregiani? Così va il mondo, anche nel 1572.


Unisce via Goito con via Marsala, quartiere san Vitale, Irnerio.

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